Siamo parte della più grande generazione di giovani nella storia dell’umanità a livello mondiale e abbiamo idee, conoscenze e competenze per migliorare la vita di tuttə, a partire dai contesti dove viviamo, scuola e quartieri, fino alle questioni globali, come il cambiamento climatico. Siamo la generazione che cambierà l’Italia, a partire dalla scuola.
La partecipazione non è solo una parola o un metodo, è un diritto e lo è per tuttə. Una vera partecipazione è un fine in sé. È anche uno strumento utile ad una crescita integrale come cittadinə, all’apprendimento scolastico, a una convivenza più armonica nei territori, al contrasto delle disuguaglianze educative.
Per questo chiediamo:
- L’aumento del numero di rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’istituto.
- L’istituzione in ciascun istituto superiore di una commissione paritetica docenti-studenti, finalizzata a formulare proposte riguardanti la didattica, la valutazione, l’orientamento, il PTOF (Piano dell’offerta formativa), l’istruzione integrata, le alleanze della scuola con il territorio, la didattica transfemminista, la salute e il benessere degli e delle adolescenti.
- L’introduzione di ore curricolari obbligatorie, rivolte a studenti e docenti, dedicate ai principi della partecipazione e al funzionamento degli organi collegiali e una maggiore focalizzazione dell’educazione civica in questo ambito.
- Il rafforzamento e l’attribuzione di potere decisionale alle consulte studentesche e agli organi nazionali di rappresentanza nell’ambito del Ministero dell’Istruzione e ampliare lo statuto delle studentesse e degli studenti.
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